Le mattine, figlie di notti prodigate alla veglia, guardo il mondo attraverso lenti appannate dal mio stesso respiro.
Strano mi è il mondo, più strano il mio respiro.
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venerdì 29 dicembre 2017
domenica 15 ottobre 2017
Muto è l'affetto
Non ci siamo mai detti t'amo o ti voglio bene, l'amore è lì dove non se ne parla mai, dove non viene vanificato dalla pronuncia superficiale
giovedì 5 ottobre 2017
Flusso nel buio
''Mostrami la mano''
''Già conosci le mie mani''
''Non importa, voglio... vorrei per cortesia avere la tua mano''
''Ti ci vuoi perdere ancora''
''Ti dispiacerebbe?''
''Quando succede c'è troppo silenzio e io ancora non ti conosco...''
''Quindi ti dispiace''
''Ecco, prendi ma non ti assopire, fa freddo e il crepuscolo mi inquieta''
''Io sono il freddo, io il crepuscolo''
''Lo so, oppure no, lo dimentico, sempre ad un passo dal capirlo''
''...''
''Ti sei già perso?''
''No, no, sono qui''
''Già conosci le mie mani''
''Non importa, voglio... vorrei per cortesia avere la tua mano''
''Ti ci vuoi perdere ancora''
''Ti dispiacerebbe?''
''Quando succede c'è troppo silenzio e io ancora non ti conosco...''
''Quindi ti dispiace''
''Ecco, prendi ma non ti assopire, fa freddo e il crepuscolo mi inquieta''
''Io sono il freddo, io il crepuscolo''
''Lo so, oppure no, lo dimentico, sempre ad un passo dal capirlo''
''...''
''Ti sei già perso?''
''No, no, sono qui''
martedì 12 settembre 2017
lunedì 11 settembre 2017
martedì 15 agosto 2017
domenica 30 luglio 2017
giovedì 27 luglio 2017
Dream theater - Hell's Kitchen - Karaoke!!!
Prima versione in assoluto del famoso pezzo dei Dream Theater riprodotto e cantato in versione KARAOKE!
E' stato un piacere e un onore fare questo tributo ad una delle rockband migliori al mondo.
Hell's kitchen è un brano che fa parte dell'album falling into infinity dei Dream theater, a loro e loro soltanto appartengono i diritti di copyright, quindi non bloccatemi il video ancor prima di riuscire a caricarlo, grazie.
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domenica 23 luglio 2017
Pallinio e la pepper jam - Miserable rock!
C'è della musica, dell'humour, un uomo affascinante e persino una candidatura al premio ''Inadempienza''.
domenica 18 giugno 2017
Stralcio secondo libro - sogno
Quella vallata
ripida e molto profonda, poco chiaro se fosse l'apice ai confini del cielo o la
base sprofondata nell'inferno, stava ospitando un evento.
Guardandola
meglio, l'uomo strano, realizzò che era soprattutto un'opera artificiale quella. Aveva vasti gironi, piuttosto platee circolari e in pietra gialligna. Lui stava
lì, quasi in cima, a osservare attonito quell'arena, quel Colosseo degli dèi
stagliarsi verso il basso laddove anche le aquile avrebbero faticato a cogliere i
dettagli dell'ambiente tanta era la distanza. Una giornata limpida, un sole
forte, terrificante, crudele inondava tutto il visibile. L'uomo strano, se
qualcuno gliel'avesse chiesto, non avrebbe saputo dire come o quando fosse
arrivato lì, probabilmente non avrebbe nemmeno ascoltato la domanda.
Meravigliato si rese conto dell'infinità di spettatori che c'era in quella gola, la loro attenzione era rivolta verso il punto più basso, appena distinguibile a occhio nudo, della titanica opera. Con tutte quelle vite si sarebbero potuti popolare parecchi mondi.
Meravigliato si rese conto dell'infinità di spettatori che c'era in quella gola, la loro attenzione era rivolta verso il punto più basso, appena distinguibile a occhio nudo, della titanica opera. Con tutte quelle vite si sarebbero potuti popolare parecchi mondi.
Qualcosa
di molto importante e terribile stava accadendo laggiù, c'era un'atmosfera
cerimoniale, solenne e di irrimediabilità.
L'uomo
strano si sentì fuori posto.
Sopraggiunse dietro un individuo, un uomo a modo.
Quasi contemporaneamente scoppiò uno spaventoso boato di estatiche voci umane che si innalzava dalle profondità di quella terra e quella moltitudine di persone si inchinò, rendendo omaggio all'abisso luminoso e a chi o cosa ci fosse laggiù, celebrando il tremendo evento senza nome.
Sopraggiunse dietro un individuo, un uomo a modo.
Quasi contemporaneamente scoppiò uno spaventoso boato di estatiche voci umane che si innalzava dalle profondità di quella terra e quella moltitudine di persone si inchinò, rendendo omaggio all'abisso luminoso e a chi o cosa ci fosse laggiù, celebrando il tremendo evento senza nome.
L'uomo a
modo si rivolse all'uomo strano:
''Inchinati''
L'uomo strano tentennò stupito prima di rispondere insicuro:
L'uomo strano tentennò stupito prima di rispondere insicuro:
''No''
''Inchinati!'' intimò l'uomo a modo minaccioso
''No!'' più deciso l'altro.
L'uomo a modo si avventò allora sull'uomo strano e cercando di farlo inchinare con la forza gli intimava:
''Inchinati e rendi omaggio, rendi il culto al Vivo! Inchinati Carne!''
''Inchinati!'' intimò l'uomo a modo minaccioso
''No!'' più deciso l'altro.
L'uomo a modo si avventò allora sull'uomo strano e cercando di farlo inchinare con la forza gli intimava:
''Inchinati e rendi omaggio, rendi il culto al Vivo! Inchinati Carne!''
ma lui
non si inchinò.
giovedì 15 giugno 2017
Bagliori
Natura, realtà, vita, in qualsiasi caso troviamo sempre come costante un'apparenza fittizia che cela, involontariamente e sempre, un significato più complesso ed elaborato dell'apparenza stessa.
Per quel che riguarda noi viventi poi è tutto basato sul raggiro della percezione individuale (elevo a individuo anche il più piccolo dei batteri). Apparenza ed essenza; è fuorviante prediligere, elevare e vantare l'una a discapito e a onta dell'altra. Sono una cosa unica.
Vale la pena, stando cauti a non penarsi troppo però, interrogare e interrogarsi invece sullo scopo, lo scopo dell'instaurarsi di questo dualismo simbiotico e perfetto nell'unione ma contraddittorio e quasi conflittuale quando si osservano separatamente gli elementi che lo compongono.
Tale scopo, il suo mistero, apre il nulla e l'infinito nel cuore che lo investiga.
Senso e insensatezza dello scopo, gli opposti sono uno. L'ordine del caos, il caos nell'ordine.
Oppure no.
Per quel che riguarda noi viventi poi è tutto basato sul raggiro della percezione individuale (elevo a individuo anche il più piccolo dei batteri). Apparenza ed essenza; è fuorviante prediligere, elevare e vantare l'una a discapito e a onta dell'altra. Sono una cosa unica.
Vale la pena, stando cauti a non penarsi troppo però, interrogare e interrogarsi invece sullo scopo, lo scopo dell'instaurarsi di questo dualismo simbiotico e perfetto nell'unione ma contraddittorio e quasi conflittuale quando si osservano separatamente gli elementi che lo compongono.
Tale scopo, il suo mistero, apre il nulla e l'infinito nel cuore che lo investiga.
Senso e insensatezza dello scopo, gli opposti sono uno. L'ordine del caos, il caos nell'ordine.
Oppure no.
domenica 11 giugno 2017
Infrangersi
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domenica 4 giugno 2017
Nebbia
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Destini paralleli
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giovedì 1 giugno 2017
Capisc'?
Cercare di essere capiti; non credo sia così conveniente come potrebbe invece sembrare.
Se provi questo bisogno è perché probabilmente ora compreso non lo sei, ciò potrebbe voler dire che per chissà quali caratteristiche tu sei molto diverso da chi ti sta attorno. E' probabile che spesso, in fondo, questa tua diversità ti faccia sentire a proprio agio; sai di essere, di avere qualcosa di unico, la tua natura umana però ti induce a ricercare il consenso, il benvenuto, la sintonia, l'essere accettato, la comunicazione ininterrotta e, grossolanamente, il fare branco coi tuoi simili.
Da qui il desiderio d'essere compreso, la frustrazione del ''non essere capiti'', ma dico qui una cosa: se qualcuno veramente ti capirà tu verrai svilito nell'ego, appiattito nella tua unicità, ti sentirai catalogato e rinchiuso nella gabbia del noto, del già visto, del normale.
Non cercarlo dunque e non rammaricarti nello stare senza, ti risparmieresti un grande imbarazzo nei tuoi stessi confronti.
Paolo Gullì 2017
olio su pane 100x100 gr
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mercoledì 24 maggio 2017
giovedì 6 aprile 2017
Scarborough
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lunedì 16 gennaio 2017
Sentenza del piccolo individuo
Da lassù vedevo un insolito e tenero cielo mattutino, la più bella catena montuosa, una piccola e brillantissima luna. E alla base sparute e silenziose città di provincia, carine, innocue... ma solo perché ancora dormienti.
"Questo mondo è proprio vecchio!"
"Chi parla?" pensai.
"Conta saperlo se a essere proferita è una (fra le tante) verità?"
E anch'io mi addormentai.
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